Domenica delle Palme
“Tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!»” (Lc 19, 37-38).
Questo giorno è come un grande portale che ci fa entrare nella Settimana Santa: il gesto della processione con i rami di ulivo (o con rami di palma intrecciati, secondo una bella tradizione del Sud) ci ha aiutati a metterci nei panni dei discepoli che, più di 2000 anni fa, accolsero Gesù alle porte di Gerusalemme, acclamandolo come messia. Questo clima iniziale di festa un po’ stride con il fatto che in questo stesso giorno abbiamo ascoltato anche il racconto della passione, quest’anno nella versione di Luca: gioia e dolore, festa e lutto sono i due volti della vita, inscindibilmente intrecciati, e per questo li ritroviamo nelle celebrazioni pasquali. Sarà la domenica di Risurrezione a sciogliere questo dilemma, mostrandoci la vittoria della Vita sulla morte.