Un'adunata che unisce
Santa Messa con gli Alpini di Cavasso Nuovo alla Casa di riposo
Un momento speciale vissuto a Cavasso Nuovo, un esempio bellissimo di come la nostra comunità parrocchiale celebri insieme ai gruppi del paese.
Nel mese di maggio, il Gruppo Alpini di Cavasso Nuovo si è riunito per la loro tradizionale adunata. Quest’anno, la Santa Messa è stata celebrata in un luogo davvero significativo: il cortile della casa di riposo.
È stato commovente vedere tutti riunirsi lì per la celebrazione. Don Dario ha officiato la Messa, il coro di Cavasso con i suoi canti, e persino un’ospite della casa di riposo ha collaborato nelle letture della Santa Messa, un vero segno di unità e partecipazione. Un momento particolarmente toccante è stata la preghiera dell’Alpino, recitata con la musica in sottofondo della Filarmonica di Maniago.



Dopo la Messa, tutti si sono spostati in corteo, con le vie addobbate a festa, fino a Piazza Plebiscito, dove hanno onorato i caduti con l’alzabandiera e la deposizione di una corona. Sono seguiti i discorsi delle autorità e in particolare del Capogruppo degli Alpini di Cavasso, Fulvio Zambon, che hanno sottolineato l’importanza della memoria e della solidarietà.
Infine, tutti hanno concluso la giornata con un momento conviviale nella sede degli Alpini. È stato un bellissimo esempio di come la fede, la comunità e la memoria si uniscano. Un ringraziamento speciale va agli ospiti e ai collaboratori della Residenza “Le Betulle” per la loro accoglienza.
Si ringrazia il Gruppo Alpini di Cavasso Nuovo per la collaborazione per i testi e le foto



La Preghiera dell'Alpino
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e
ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall’impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, su le diritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi,
rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti,
tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,
Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni
e ai nostri Gruppi.
Così sia.